axel
(mercoledì 19 maggio 2010)
Categoria: Insoddisfazione
essere ancora vivo
In questa esistenza intrisa di morti di vita....di morti viventi.....di vita morenti....io sono ancora vivo perchè penso e respiro......ma solo perchè penso e respiro.....ho diritto di affermare di essere ancora vivo?
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mafalda
(giovedì 20 maggio 2010)
Caro Axel , i tuoi scritti brevi ma profondi mi "costringono " a riflettere .
E' vero , ci sono "vivi " che trascinano la loro esistenza ,ed è come se fossero già morti perchè non riescono più a sperare , e " morti " , come un parente caro o un eroe che ha sacrificato la sua esistenza per un ideale . ancora vivi nei nostri ricordi .La vita si può dire degna di essere vissuta se proiettata verso l'altro anche solo nel dono di un sorriso , se così non fosse , questo non è vivere ......è vegetare .
E' vero , ci sono "vivi " che trascinano la loro esistenza ,ed è come se fossero già morti perchè non riescono più a sperare , e " morti " , come un parente caro o un eroe che ha sacrificato la sua esistenza per un ideale . ancora vivi nei nostri ricordi .La vita si può dire degna di essere vissuta se proiettata verso l'altro anche solo nel dono di un sorriso , se così non fosse , questo non è vivere ......è vegetare .
Assunta
(giovedì 20 maggio 2010)
15:21 del 20-05-2010
Caro Axel, hai chiesto se hai il diritto di affermare di essere ancora vivo. Ebbene! Io penso proprio di si. Sul tuo quisito si potrebbe aprire un capitolo senza fine, il dibattito sarebbe lungo e complicato da mille altri quisiti. Certo quando si ha una vita vuota e monotona, non è vivere, ma "sopravvivere" trascinandosi in un'esistenza banale e senza stimoli. Detto questo, si sa che sin dal primo momento, quando si aprono gli occhi alla vita, ci rendiamo subito conto che essa è dura e irta di ostacoli. Penso ugualmente però, che con uno sforzo piccolo o grande che sia, bisogna combattere sempre, in tutti i campi e in tutte le circostanze. Certo non si può fare discorsi di retorica, ne tantomeno si può generalizzare, i problemi bisognerebbe analizzarli e sezionarli caso per caso. Ciò che ci regala il presente non è prorpio il massimo della vita, le brutture sono tante che il più delle volte ci demoralizziamo. Ma penso che ci vuole più coraggio a vivere in questo mondo bislacco, che non scegliere di morire vigliaccamente senza combattere. Essere al mondo a PRESCINDERE e quanto di più bello può capitare all'essere umano. Fermo restando che bisogna comunque vagliare, come dicevo prima i casi. Ciao Carissimo alla prossima!
Caro Axel, hai chiesto se hai il diritto di affermare di essere ancora vivo. Ebbene! Io penso proprio di si. Sul tuo quisito si potrebbe aprire un capitolo senza fine, il dibattito sarebbe lungo e complicato da mille altri quisiti. Certo quando si ha una vita vuota e monotona, non è vivere, ma "sopravvivere" trascinandosi in un'esistenza banale e senza stimoli. Detto questo, si sa che sin dal primo momento, quando si aprono gli occhi alla vita, ci rendiamo subito conto che essa è dura e irta di ostacoli. Penso ugualmente però, che con uno sforzo piccolo o grande che sia, bisogna combattere sempre, in tutti i campi e in tutte le circostanze. Certo non si può fare discorsi di retorica, ne tantomeno si può generalizzare, i problemi bisognerebbe analizzarli e sezionarli caso per caso. Ciò che ci regala il presente non è prorpio il massimo della vita, le brutture sono tante che il più delle volte ci demoralizziamo. Ma penso che ci vuole più coraggio a vivere in questo mondo bislacco, che non scegliere di morire vigliaccamente senza combattere. Essere al mondo a PRESCINDERE e quanto di più bello può capitare all'essere umano. Fermo restando che bisogna comunque vagliare, come dicevo prima i casi. Ciao Carissimo alla prossima!
Nik
(venerdì 21 maggio 2010)
Axel, non so risponderti! Mi ritrovo con le mani sulla tastiera e in difficolta' di essere diretto ancorche' sicuro di riuscire a trovare le parole giuste al tuo breve scritto. Credo sarebbe molto piu' facile risponderti se fossi un uomo di fede; ti direi ad esempio,( se lo fossi) che la vita, anche se fatta di solo pensiero e respiro, è morte e la morte è l'alba della vera vita e che su questa terra si è di passaggio come in affannoso pellegrinaggio. Ma no ti rispondo con queste parole. Brevemente posso solo dirti che dietro e al di la' dei nostri pensieri, c'è spesso tutto il senso della nostra umanita'; un'umanita' che a contatto con gli altri aiuta a realizzare sogni, delusioni, speranze, aspirazioni, certezze, bisogni, affetti. Ogni sera, caro amico, prendo sonno rincorrendo i miei pensieri, ascoltare in un grande , vuoto e solenne silenzio, il respiro del mio bambino,respirare il suo alito sperando in Dio e, come Gli rammento da sempre, in "un colpo solo" quando arrivera' la mia ora. A presto.
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